Sull'isola a piedi, il turismo delle secche

23 Febbraio 2023

 

Tutti in fila per raggiungere la piccola isola di San Biagio (conosciuta anche come isola dei Conigli) a Manerba del Garda, attraverso l'istmo che la collega alla terraferma riaffiorato a causa dei bassi livelli del Garda. Un fenomeno particolare d'estate ed eccezionale in inverno, conseguenza della prolungata siccità. Tanto da diventare un argomento di tendenza anche sui social, dove fioccano foto e commenti sul tema che alimentano ancor più l'insolito pellegrinaggio. Ci sono gardesani provenienti da località vicine e numerosi visitatori che la raggiungono da altre parti del nord Italia proprio per il richiamo mediatico alimentato negli ultimi giorni anche dai servizi di tg e giornali.
Foto e video che girano sui social riportano la mente alle migliaia di visitatori che nell'estate  2016 raggiunsero diverse località del lago d'Iseo camminando sui pontili galleggianti ideati dagli artisti Christo e Jeanne-Claude. Ma mentre «The Floating Piers» è stata un'installazione creata proprio per richiamare le grandi folle, a determinare l'attuale popolarità dell'isola di San Biagio è un fenomeno non studiato né voluto, sebbene si traduca anche in benefici per le attività ricettive e commerciali. Il sovraffollamento ha avuto però anche lati negativi tra cui i rifiuti abbandonati, tanto da spingere il Comune di Manerba a chiudere le strade di accesso alla spiaggia da cui parte il lembo di terra che collega all'isola e a pensare ulteriori provvedimenti per il prossimo fine settimana.
Da mesi si parla della crisi idrica che sta interessando i laghi e i fiumi soprattutto dell'Italia settentrionale. Ma negli ultimi giorni il tema è diventato ancora più caldo avvicinandosi la primavera che prelude alla grande sete che avranno le campagne. Siccità e tv. Attenzione mediatica vissuta in prima linea da Filippo Gavazzoni, vicepresidente  della Comunità del Garda, assessore di Peschiera e conoscitore del lago, che nell'ultima settimana è stato intervistato da diversi programmi Rai sull'isola di San Biagio, ha assistito  alla registrazione di servizi tv da parte di altre emittenti e oggi accompagnerà sul lago la troupe di un programma televisivo tedesco. «Porto i dati cercando di evitare che si scateni la psicosi da siccità, perché per quanto preoccupanti ci sono ancora spiragli di miglioramento», spiega Gavazzoni. La condizione attuale «è stata già vissuta e superata in altri tempi», ricorda riferendosi in particolare all'inizio del 2002, quando il livello del Garda oscillava tra i 30 centimetri sopra lo zero idrometrico di Peschiera registrati a gennaio e i 44-45 di metà febbraio, in linea con i livelli attuali, poi  risaliti oltre  quota 100 a fine maggio di quell'anno. Andamento che si spera possa essere eguagliato, sebbene siano diverse le condizioni di partenza con l'eredità di un deficit di precipitazioni. «Senz'altro anche allora emerse la passerella che collega all'isola, così come avvenuto più volte in estate», osserva Gavazzoni, che nelle interviste insiste su un altro punto: «A livello turistico non si rischia niente: non deve passare il messaggio che il lago è secco, perché con 346 metri di profondità massima e 136 di profondità media, 60-70 centimetri in meno rispetto alla condizione ottimale non fanno la  differenza per l'equilibrio del lago che anche in passato variava molto».
Effetto traino oltre al clamore mediatico, favoriscono il grande afflusso di persone anche il bel tempo  il clima mite di questi giorni, che nei fine settimana di San Valentino e di Carnevale hanno portato molti visitatori (tra cui alcuni tedeschi) anche in altri paesi gardesani. Un effetto traino dell'isola dei Conigli che porta un bel giro fuori stagione anche sulla sponda  caligera. Per il presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni si tratta però perlopiù di visitatori di giornata o proprietari di seconde case. «Il 95 per cento degli alberghi è chiuso», spiega, «ma quelli aperti hanno sicuramente goduto degli ultimi ponti: la gente c'è e ci aiuta il fatto di essere facilmente raggiungibili dalla Germania». A Lazise le strutture aperte si contano sulle dita di una mano: «Ci sono tanti visitatori di prossimità o persone che arrivano in camper o per stare in appartamenti di proprietà»,  conferma Virginia Torre, presidente dell'Associazione albergatori di Lazise, «le prenotazioni stanno arrivando, anche quella in partenza dovrebbe confermarsi una stagione positiva» (Tratto dal quotidiano l'Arena del 23/3/23)


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